DOCUMENTAZIONE
E’ diventato ormai un luogo comune dire che quella di oggi sia la società dell’informazione, ma
non sempre ciò si traduce nel potervi accedere agevolmente. Allo stesso tempo e specularmente,
ancora più forte è la sensazione di essere, invece sommersi e travolti da un eccesso di
informazione, fino a “morirne” e per di più sostanzialmente disinformati. Comunque la si pensi, il
problema esiste ed entrambi gli aspetti - difficoltà di accesso ed eccesso di informazioni - ci
sembrano sempre più riconducibili alla mancanza di strumenti di orientamento e di codici
interpretativi, capaci cioè, di orientare il cittadino nel mare magnum delle informazioni e dei
messaggi veicolati da una congerie di canali di comunicazione a loro volta in continua crescita e
diversificazione. Il paradosso - ma è proprio tale? - risiede nel fatto che proprio lo straordinario, e
per certi versi entusiasmante, progresso tecnologico, capace di produrre e distribuire a dismisura
notizie, immagini, informazioni e quant’altro (si pensi a Internet!), rischia di trasformarsi da
occasione di maggiore conoscenza, e quindi senso critico (e quindi democrazia), quasi nel suo
contrario, cioè in un rumore di fondo che sempre più frastorna e confonde. Questo in generale.
Ma se caliamo il problema dentro una realtà specifica come quella dell’informazione e della
documentazione scientifica, il problema è sostanzialmente lo stesso. Anche nel campo della
promozione ed educazione alla salute per esempio, a fronte della disponibilità crescente di
documentazione, indotta dalla proliferazione di banche-dati, centri di documentazione, ecc. - è
ineludibile ormai il problema e la necessità di linguaggi e segni condivisi, sedimentati e codificati
in strumenti appositi (per esempio il thesaurus) capaci di facilitare il lavoro sia di chi l’educazione
sanitaria la fa, sia di chi la documenta attraverso operazioni di classificazione e indicizzazione dei
materiali esistenti al fine del loro più agevole recupero, il più completo e il più specifico possibile.
Al riguardo, il Thesaurus si configura come il linguaggio controllato (standardizzato) di una
particolare area tematica, e quale strumento per indicizzare il contenuto semantico dei documenti
al fine del loro recupero, il più agevole, più approfondito e più preciso possibile. Concretamente il
Thesaurus consiste in una raccolta di voci standard, ognuna delle quali - come mostreremo più
sotto- stabilisce esplicitamente delle relazioni reciproche con altri termini, allo scopo di
contestualizzarli semanticamente e di aiutare così, a percepirne l'accezione in base alla loro
posizione e funzione. Esso funziona pertanto come strumento operativo e non come glossario
specialistico di una particolare area tematica.
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
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Una bussola per l’educazione sanitaria: il thesaurus per la promozione della salute