VOLUME 61, N°2 APRILE-GIUGNO
EDITORIA
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
(Telefono: 075.585-7357/8036 - *Email: centro.cespes@unipg.it
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Piazzale Severi,1 - 06132 -Perugia, Italia
Percorsi di empowerment per celiaci neodiagnosticati e familiari
Empowerment programs for “new” celiac and their family
Emilia Guberti, Paola Navacchia, Elena Centis, Lauretta Bianco, Francesca Celenza,
Silvia Bertini, Chiara Rizzoli, Francesca Visani
Unità Operativa Complessa Igiene Alimenti e Nutrizione Dipartimento di Sanità pubblica Az. USL
di Bologna
Parole chiave: celiachia, dieta senza glutine, promozione ed educazione alla salute
RIASSUNTO
Obiettivi: la celiachia è una intolleranza permanente al glutine, presente nei cereali di uso più
comune, che dan- neggia la mucosa intestinale con importanti sintomi a carico dell’apparato
gastroenterico e sistemici. Si stima che ne sia affetta una persona su 100 nel mondo, nel 2013
erano quasi 165.000 i casi diagnosticati in Italia (10.000 in Emilia-Romagna, oltre 2.000 a
Bologna). L’unico trattamento possibile per i celiaci è l’adesione rigorosa a una dieta priva di
glutine. Pertanto il nostro obiettivo è stato promuovere e supportare l’adesione rigorosa alla dieta
senza glutine nei celiaci neo diagnosticati della provincia di Bologna.
Metodi: il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dell’ Az. USL di Bologna, aderendo al
dettato della Legge 123/2005, ha promosso momenti di formazione e controlli nella scuola,
ospedali e luoghi di lavoro per rendere disponibile la dieta senza glutine ed ha realizzato percorsi
di empowerment per celiaci neodiagnosticati e loro familiari. Diversi professionisti (medici
igienisti, nutrizionisti, dietisti, psicologi ed educatori) hanno collaborato alla realizzazione dei
percorsi educative (6 incontri più uno di follow up) per promuovere l’adesione rigorosa ad una
dieta senza glutine sicura varia e ben bilanciata dal punto di vista nutrizionale.
Risultati: sono stati realizzati sette corsi per celiaci e loro familiari che hanno coinvolto 151
persone. Durante i corsi si sono accolti e raccolti problemi e necessità dei celiaci, il grado di
adesione alla dieta e il gradimento del percorso. Aderendo alle richieste dei partecipanti è stato
realizzato sul sito web dell’Az. USL di Bologna uno spazio dedicato alla “Celiachia” con
informazioni per i celiaci, le imprese che producono senza glutine ed un numero verde. I corsi
hanno registrato un elevato gradimento da parte dei partecipanti. Restano margini di
miglioramento relativamente alle modalità e strumenti di monitoraggio dell’adesione stretta alla
dieta senza glutine.
Conclusioni: l’esperienza maturata evidenzia come la sanità pubblica possa identificare e
contribuire a risolvere i problemi dei pazienti come i celiaci con modalità proattiva. Dal canto loro i
celiaci si sono fatti “ ingaggiare” di- ventando a loro volta promotori di salute e benessere. I
percorsi di empowerment per celiaci neodiagnosticati sono divenuti parte integrante del piano
della prevenzione 2015-18 della Regione Emilia Romagna.
Key words: Celiac disease, gluten-free diet, empowerment, health education
SUMMARY
Objectives: Celiac disease is a permanent intolerance to gluten, a protein found in the most
commonly used cereals, which can damage the intestinal mucosa, with serious gastro Intestinal
and/ or systemic symptoms. It is estimated to affect 1 in 100 people worldwide. In 2013, almost
165,000 cases were diagnosed in Italy (10,000 in Emilia-Ro- magna, over 2,000 in Bologna). The
only treatment for celiac disease is lifelong adherence to a strict gluten-free diet. Therefore, our
aim is to promote and support adherence to a strict gluten-free, safe and well-balanced diet for
celiac people of Bologna’s area.
Methods: the Food Safety and Nutrition Service (FSNS) of the Local Health Unit of Bologna, has
promoted trai- ning and control measures in schools, hospitals and workplaces to promote gluten
free diets and realized a specially training for celiac people and their family. Different
professionals (medicines specialists in hygiene and nutrition, dieticians, psychologist, educator)
collaborated to realize food education courses (6 meetings and 1 follow up me- eting) to empower
strict adherence to a safe, diverse and well-balanced gluten-free diet.
Results: seven food education courses have been realized for celiac people and their families,
involving almost 151 newly-diagnosed subjects. This was an occasion to register the problems
and the needs of celiac people, the adhesion to the diet, and customer satisfaction. In order to
answer to celiac needs, a space has been dedicated on the website of the USL of Bologna for
Celiac Disease, with an information desk, assistance for enterprises and a free phone line. The
class has proven very successful for customer satisfaction. We are still implementing tools to
monitor the actual strict adhesion to the gluten free diet.
Conclusions: these measures prove that public health institutions can identify and solve in a
proactive way. Celiac people were engaged in this plan and became active promoters of their
health and wellbeing. These classes are now a functional part of the Emilia Romagna’s
Prevention Plan 2015-2018.
Autore per corrispondenza: emilia.guberti@gmail.com
Premessa
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, presente nei cereali di uso più comune, che
in soggetti geneticamente predisposti, danneggia l’intestino con diverse manifestazioni
sintomatologiche gastrointestinali ed extraintestinali (1).
Si stima che ne sia affetta l’1% della popolazione, nel 2013 erano 164.492 i casi diagnosticati in
Italia di cui circa 10.000 in Emilia-Romagna e oltre 2.000 in provincia di Bologna (2). La legge 4
luglio 2005, n. 123 Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia, prevede una serie di
interventi finalizzati a migliorare l’alimentazione dei celiaci per i quali un alimentazione senza
glutine costituisce l’unico trattamento efficace (3).
Fra questi sono previsti interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-
agevolare l’inserimento dei celiaci nelle attività scolastiche, sportive e lavorative attraverso
un accesso equo e sicuro ai servizi di ristorazione collettiva;