VOLUME 62, N°3 LUGLIO-SETTEMBRE
EDITORIA
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
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La medicina narrativa: una moda o un’esigenza per la personalizzazione della cura?
Narrative medicine: a fashion or a need for personalized care?
*Giorgio Bert, **Silvana Quadrino
* Medico
** Psicologa psicoterapeuta, docente di counselling sanitario
Parole chiave: cura, narrazione, ascolto, relazione, formazione
RIASSUNTO
Gli autori individuano nella medicina narrativa uno strumento fondamentale della relazione di
cura. Le preferenze, i valori, le esperienze, le esigenze del paziente possono essere conosciute
dal professionista sanitario soltanto se sono narrate. Il professionista sanitario deve saper
facilitare, ascoltare, guidare la narrazione per costruire una relazione di cura basata sul
riconoscimento delle specificità della persona, sul rispetto delle sue esigenze e sulla
valorizzazione delle sue risorse.
Per realizzare un intervento di cura basato sulla narrazione è necessaria una formazione che
unisca alla conoscenza di sé precise competenze di conduzione del colloquio narrativo applicato
all’ambito sanita¬rio, tenendo conto delle regole dei diversi contesti di cura e delle caratteristiche
dei diversi tipi di inter¬vento da svolgere: informativo, educativo, motivazionale, di affiancamento
nelle decisioni, di sostegno nel percorso di cura.
Fra il professionista e il paziente si costruisce così una relazione narrativa, in cui ciascuno
partecipa alla costruzione di un percorso di cura condiviso: in questo senso la Medicina Narrativa
non è patient cente¬red ma relation centered.
L’attenzione alla narrazione consente di migliorare l’efficacia degli interventi informativi,
motivazionali, decisionali, e di individuare valorizzare le risorse del paziente e dei sistemi
significativi in cui è inserito. La Medicina Narrativa può essere vista come il miglior metodo
disponibile per “integrare l’esperienza del medico e l’utilizzo delle migliori evidenze scientifiche
con le aspettative e le preferenze del paziente”. Richiede però specifiche competenze
comunicative e relazionali e non può limitarsi alla raccolta di “sto¬rie”: il suo obiettivo è sempre e
comunque un obiettivo di cura.
Keywords: care, narrative, listening, relationship, training,
SUMMARY
The authors identify in narrative medicine a fundamental tool for care relationship. The
preferences, values, experiences, needs of the patient can only be known by the health
professional if they are de¬scribed by the interested. The health professional must know how to
facilitate, listen, guide the story to build a relationship of care based on the recognition of the
person, on the respect of his needs and on the enhancement of his resources.
To carry out a care intervention based on the narration it is necessary a training that puts
togetherthe know¬ledge of self skills in conducting the narrative interview applied to the health
field, taking into account the rules of the different care settings and the characteristics of the
different types of intervention to be to carry out: informative, educational, motivational, support in
decisions, support in the care path. Thus a narrative relationship is built between the practitioner
and the patient, in which each participates in the construction of a shared care path: in this sense
the Narrative Medicine is not patient centered but relation centered. The attention to the story
allows to improve the effectiveness of information, motivational and decisio¬nal interventions, and
to identify the resources of the patient and of the significant systems in which it is inserted.
Narrative Medicine can be seen as the best method available for “integrating the physician’s
experience and using the best scientific evidence with patient expectations and preferences”.
However, it requires specific communication and relational skills and can not be limited to the
collection of “stories”: its goal is always a goal of care.
Autore per corrispondenza: silvana.quadrino@gmail.com