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VOLUME 62, N°3 LUGLIO-SETTEMBRE
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2018
La medicina narrativa: una moda o un’esigenza per la personalizzazione della cura? Narrative medicine: a fashion or a need for personalized care? *Giorgio Bert, **Silvana Quadrino * Medico ** Psicologa psicoterapeuta, docente di counselling sanitario Parole chiave: cura, narrazione, ascolto, relazione, formazione RIASSUNTO Gli autori individuano nella medicina narrativa uno strumento fondamentale della relazione di cura. Le preferenze, i valori, le esperienze, le esigenze del paziente possono essere conosciute dal professionista sanitario soltanto se sono narrate. Il professionista sanitario deve saper facilitare, ascoltare, guidare la narrazione per costruire una relazione di cura basata sul riconoscimento delle specificità della persona, sul rispetto delle sue esigenze e sulla valorizzazione delle sue risorse. Per realizzare un intervento di cura basato sulla narrazione è necessaria una formazione che unisca alla conoscenza di sé precise competenze di conduzione del colloquio narrativo applicato all’ambito sanita¬rio, tenendo conto delle regole dei diversi contesti di cura e delle caratteristiche dei diversi tipi di inter¬vento da svolgere: informativo, educativo, motivazionale, di affiancamento nelle decisioni, di sostegno nel percorso di cura. Fra il professionista e il paziente si costruisce così una relazione narrativa, in cui ciascuno partecipa alla costruzione di un percorso di cura condiviso: in questo senso la Medicina Narrativa non è patient cente¬red ma relation centered.  L’attenzione alla narrazione consente di migliorare l’efficacia degli interventi informativi, motivazionali, decisionali, e di individuare valorizzare le risorse del paziente e dei sistemi significativi in cui è inserito. La Medicina Narrativa può essere vista come il miglior metodo disponibile per “integrare l’esperienza del medico e l’utilizzo delle migliori evidenze scientifiche con le aspettative e le preferenze del paziente”. Richiede però specifiche competenze comunicative e relazionali e non può limitarsi alla raccolta di “sto¬rie”: il suo obiettivo è sempre e comunque un obiettivo di cura.     Keywords:  care, narrative, listening, relationship, training, SUMMARY The authors identify in narrative medicine a fundamental tool for care relationship. The preferences, values, experiences, needs of the patient can only be known by the health professional if they are de¬scribed by the interested. The health professional must know how to facilitate, listen, guide the story to build a relationship of care based on the recognition of the person, on the respect of his needs and on the enhancement of his resources. To carry out a care intervention based on the narration it is necessary a training that puts togetherthe know¬ledge of self skills in conducting the narrative interview applied to the health field, taking into account the rules of the different care settings and the characteristics of the different types of intervention to be to carry out: informative, educational, motivational, support in decisions, support in the care path. Thus a narrative relationship is built between the practitioner and the patient, in which each participates in the construction of a shared care path: in this sense the Narrative Medicine is not patient centered but relation centered. The attention to the story allows to improve the effectiveness of information, motivational and decisio¬nal interventions, and to identify the resources of the patient and of the significant systems in which it is inserted. Narrative Medicine can be seen as the best method available for “integrating the physician’s experience and using the best scientific evidence with patient expectations and preferences”. However, it requires specific communication and relational skills and can not be limited to the collection of “stories”: its goal is always a goal of care. Autore per corrispondenza: silvana.quadrino@gmail.com