VOLUME 62, N°4 OTTOBRE-DICEMBRE
EDITORIA
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
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40 anni della Legge 180
Forty years of Law 180
Francesco Scotti
Psichiatra, Docente della Scuola COIRAG di Roma, già Direttore del Dipartimento di Salute
Mentale della USL di Perugia
Parole chiave: Legge 180/78; Legge 833/78; ospedale psichiatrico; salute mentale; integrazione
dipartimentale dei servizi
RIASSUNTO
La Legge 180/78 è stata l’anticipazione, per la psichiatria, della riforma sanitaria introdotta con la
legge833/78. Vi è un lungo tempo, anteriore al essa, e precisamente a partire dai primi anni ’60,
che è punteggiato da esperienze di nuova psichiatria, caratterizzato inizialmente da un
movimento antimanicomiale e successivamente polarizzato sulla costruzione di una psichiatria di
comunità, con la messa in opera di reti di servizi di salute mentale. In questo articolo vengono
descritte le condizioni politiche e culturali che hanno permesso l’avvio e lo sviluppo a Perugia di
una delle esperienze italiane più importanti che hanno portato al superamento della legge sui
manicomi e sugli alienati del 1904 con la Legge che oggi è conosciuta, in Italia e nel mondo,
come Legge Basaglia. L’illustrazione di un’esperienza concreta è necessaria per capire il valore
della rivoluzione culturale che la legge che oggi celebriamo ha avuto per la psichiatria italiana con
un potenziale innovativo non sempre rispettato e non ancora esaurito. Il valore dirompente di
questa legge sullo stato della psichiatria italiana dell’epoca è provato anche dal numero,
veramente eccezionale, delle minacce di abrogazione e di riforma che sono state portate avanti in
questi anni e che, grazie ad una mobilitazione generale, e non solo degli psichiatri “illuminati”,
sono cadute nel vuoto.
Questo testo, scritto da uno psichiatra, è dedicato, nella sua parte iniziale, alla rievocazione di
due figure il cui contributo viene da campi extrapsichiatrici, uno dalla politica e
dall’amministrazione, l’altro dall’antropologia culturale.
Nella seconda parte vengono discussi, accanto ai meriti fondamentali della Legge, che sono la
chiusura dei manicomi e la organizzazione dipartimentale dei servizi di tutela della salute
mentale, i suoi limiti, che hanno concorso alla sua fragilità e, indirettamente, all’attuale stato di
crisi.
Keywords: Law 80/78; Law 833/78; psychiatric hospital; mental health; departmental integration
of services
SUMMARY
Law 180/78 was the anticipation, for psychiatry, of the health reform introduced by Law 833/78.
There is a long time, prior to it, and precisely from the early '60s, which is punctuated by
experiences of new psychiatry, initially characterized by an anti-manicomial movement and later
polarized on the construction of a community psychiatry, with the implementation of networks of
mental health services. This article describes the political and cultural conditions that have
allowed the start and development in Perugia of one of the most important Italian experiences
that led to the overcoming of the law on asylums and alienated people of 1904 with the law that is
now known, in Italy and worldwide, as the Basaglia Law. The illustration of a concrete experience
is necessary to understand the value of the cultural revolution that the law we are celebrating
today has had for Italian psychiatry with an innovative potential not always respected and not yet
exhausted. The disruptive value of this law on the state of Italian psychiatry of the time is also
proven by the truly exceptional number of threats of repeal and reform that have been carried out
in recent years and that, thanks to a general mobilization, and not only of "enlightened"
psychiatrists, have fallen into a vacuum.
This text, written by a psychiatrist, is dedicated, in its initial part, to the re-enactment of two
figures whose contribution comes from extra-psychiatric fields, one from politics and
administration, the other from cultural anthropology. In the second part, in addition to the
fundamental merits of the Law, are discussed the closure of asylums and the departmental
organization of services for the protection of mental health, its limitations, which have contributed
to its fragility and, indirectly, to the current state of crisis.
Autori per corrispondenza: francescotti@navingio.net