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VOLUME 62, N°4 OTTOBRE-DICEMBRE
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Sistema Salute La Rivista Italiana di Educazione Sanitaria e  Promozione della Salute La Salute Umana Libri CeSPES
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2018
40 anni della Legge 180 Forty years of Law 180 Francesco Scotti  Psichiatra, Docente della Scuola COIRAG di Roma, già Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della USL di Perugia Parole chiave: Legge 180/78; Legge 833/78; ospedale psichiatrico; salute mentale; integrazione dipartimentale dei servizi   RIASSUNTO La Legge 180/78 è stata l’anticipazione, per la psichiatria, della riforma sanitaria introdotta con la legge833/78. Vi è un lungo tempo, anteriore al essa, e precisamente a partire dai primi anni ’60, che è punteggiato da esperienze di nuova psichiatria, caratterizzato inizialmente da un movimento antimanicomiale e successivamente polarizzato sulla costruzione di una psichiatria di comunità, con la messa in opera di reti di servizi di salute mentale. In questo articolo vengono descritte le condizioni politiche e culturali che hanno permesso l’avvio e lo sviluppo a Perugia di una delle esperienze italiane più importanti che hanno portato al superamento della legge sui manicomi e sugli alienati del 1904 con la Legge che oggi è conosciuta, in Italia e nel mondo, come Legge Basaglia. L’illustrazione di un’esperienza concreta è necessaria per capire il valore della rivoluzione culturale che la legge che oggi celebriamo ha avuto per la psichiatria italiana con un potenziale innovativo non sempre rispettato e non ancora esaurito. Il valore dirompente di questa legge sullo stato della psichiatria italiana dell’epoca è provato anche dal numero, veramente eccezionale, delle minacce di abrogazione e di riforma che sono state portate avanti in questi anni e che, grazie ad una mobilitazione generale, e non solo degli psichiatri “illuminati”, sono cadute nel vuoto. Questo testo, scritto da uno psichiatra, è dedicato, nella sua parte iniziale, alla rievocazione di due figure il cui contributo viene da campi extrapsichiatrici, uno dalla politica e dall’amministrazione, l’altro dall’antropologia culturale. Nella seconda parte vengono discussi, accanto ai meriti fondamentali della Legge, che sono la chiusura dei manicomi e la organizzazione dipartimentale dei servizi di tutela della salute mentale, i suoi limiti, che hanno concorso alla sua fragilità e, indirettamente, all’attuale stato di crisi.   Keywords:  Law 80/78; Law 833/78; psychiatric hospital; mental health; departmental integration of services   SUMMARY Law 180/78 was the anticipation, for psychiatry, of the health reform introduced by Law 833/78. There is a long time, prior to it, and precisely from the early '60s, which is punctuated by experiences of new psychiatry, initially characterized by an anti-manicomial movement and later polarized on the construction of a community psychiatry, with the implementation of networks of mental health services. This article describes the political and cultural conditions that have allowed the start and development in Perugia of one of the most important Italian experiences that led to the overcoming of the law on asylums and alienated people of 1904 with the law that is now known, in Italy and worldwide, as the Basaglia Law. The illustration of a concrete experience is necessary to understand the value of the cultural revolution that the law we are celebrating today has had for Italian psychiatry with an innovative potential not always respected and not yet exhausted. The disruptive value of this law on the state of Italian psychiatry of the time is also proven by the truly exceptional number of threats of repeal and reform that have been carried out in recent years and that, thanks to a general mobilization, and not only of "enlightened" psychiatrists, have fallen into a vacuum. This text, written by a psychiatrist, is dedicated, in its initial part, to the re-enactment of two figures whose contribution comes from extra-psychiatric fields, one from politics and administration, the other from cultural anthropology. In the second part, in addition to the fundamental merits of the Law, are discussed the closure of asylums and the departmental organization of services for the protection of mental health, its limitations, which have contributed to its fragility and, indirectly, to the current state of crisis.     Autori per corrispondenza: francescotti@navingio.net