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VOLUME 61, N°2 APRILE-GIUGNO
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EDITORIA
Sistema Salute La Rivista Italiana di Educazione Sanitaria e  Promozione della Salute La Salute Umana Libri CeSPES
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
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2017
In questo numero  Proseguendo sulla linea di ampliamento delle tematiche affrontate nelle sezioni monografiche  dello scorso anno proponiamo l’approfondimento di alcune problematiche.  Un quesito innegabilmente attuale per la ricerca scientifica, per la sanità pubblica e per il “nesso”  fortissimo e palese con la vita reale di tutti noi apre questo numero: internet: una nuova  dipendenza o una condizione sociale?  È questo il titolo del contributo di Rosolino Vico Ricci e Luigi Ferrannini che dopo un’attenta  analisi dei dati socio-epidemiologici evidenzia la complessità di analisi del comportamento di  utilizzo, la difficoltà di distinzione tra usi normali e patologici, l’eventuale sovrapponibilità della  dipendenza da mezzi informatici a quella da sostanze. Gli Autori affrontano quindi la questione  della diagnosi di dipendenza da internet e propongono un modello interpretativo che integra  condizioni biologiche, psicologiche e sociali considerando al contempo fattori sog- gettivi  appartenenti alla storia della persona. L’ultima parte dell’articolo analizza le possibili strategie  preventive e gli strumenti utilizzabili: un campo di ricerca ancora assai aperto.  Francesco Bottaccioli, nel più recente panorama politico-economico caratterizzato da  cambiamenti epocali, propone un paradigma alternativo al paradigma riduzionista della  biomedicina che interpreti i fenomeni di salute-malattia.  Sovrappeso e obesità rappresentano un importante problema di sanità pubblica per il quale si  moltiplicano gli interventi promossi dai servizi sanitari: la letteratura internazionale da tempo  sollecita la necessità di dotarsi di indicatori e strumenti atti a valutarne gli esiti. E proprio   al tema  della valutazione di esito e di processo degli interventi per la promozione di corretti stili di vita  alimentari è dedicato il contributo di Antonio Pesare et al. Il Programma è parte di un ampio  Progetto di sorveglianza nutrizionale realizzato dal Dipartimento di Prevenzione di Taranto. Sono  riportati gli indicatori di esito e di processo utilizzati, i risultati in riferimento ai rispettivi obiettivi di  salute, comportamentali ed educativi e le ipotesi di proseguimento e ri-orientamento di un lavoro  maggiormente centrato sui determinanti sociali della comunità. Una riflessione e una vivace  problematizzazione sull’influenza del mercato sulla medicina costituisce il focus dell’articolo di  Mariano Dimonte. In un significativo susseguirsi di argomentazio- ni sui legami tra consumismo,  digitalizzazione e medicalizzazione della vita – già in utero, in età prenatale – l’Autore evidenzia il  rischio di una medicina sempre più tecnologica e impersonale, dominata da routine e procedure  standardizzate dove il ruolo del medico potrebbe apparire sempre più simile a quello del  videoterminalista.  Una trattazione accesa e volutamente provocatoria che mette in guardia dall’attuale  penalizzazione dell’attività clinica fondata su logica e ragionamento critico e non da ultimo  sull’etica. L’auspicio di un ritorno ad Igea.  Chiude la serie di Articoli Emilia Guberti et al che descrivono percorsi di empowerment per  celiaci neo-diagnosticati e familiari realizzati nella ASL di Bologna: un’esperienza di sanità di  iniziativa per una attuale problematica di salute.  Per la rubrica Dibattito Francesco Calamo Specchia riporta risultati del lavoro dell’Osservatorio  sulla Prevenzione che analizza assetti organizzativi e punti di forza e criticità di una struttura  centrale del Servizio Sanitario. Al contributo ben si connette il recente Documento di Senigallia  che riporta la Sintesi dei Lavori della Convention dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione.