VOLUME 62, N°4 OTTOBRE-DICEMBRE
EDITORIA
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
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In questo numero
L'articolo 32 della Costituzione italiana afferma nel 1948 “La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli
indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di
legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Questo principio trovò attuazione trenta anni dopo quando, la legge 833 del 23 dicembre 1978,
istituì il Servizio sanitario nazionale.
La sanità italiana cambiò radicalmente e la legge rese l'Italia un modello di civiltà e di
avanguardia nelle politiche sanitarie e sociali in Europa.
Con questa grande riforma sociale la Repubblica diede dunque corpo e spirito all'articolo 32. Una
vera rivoluzione che ha dato un contributo decisivo per far aumentare l'aspettativa di vita degli
italiani, fino a raggiungere livelli tra i più alti del mondo.
Principi, diritti, valori da ribadire e riaffermare non esclusivamente come semplice ricorrenza
celebrativa e commemorativa di vicende e personaggi della storia ma importante occasione per
riflettere sul contesto politico culturale e sociale di quel momento e sui problemi che investono il
nostro presente e, soprattutto, il nostro futuro.
Nel corso di quest’anno numerosissimi e importanti gli incontri e i documenti dedicati. In questo
numero anche Sistema Salute propone una serie di articoli riferiti ai 40 anni del Servizio Sanitario
Nazionale.
Marco Geddes da Filicaia, Gavino Maciocco, Alberto Donzelli, Lamberto Briziarelli e Paolo
Menichetti, attraverso i loro articoli offrono un quadro articolato del Servizio sanitario nazionale,
ripercorrendone genesi, cambiamenti, problematiche attuali e ipotesi per uno sviluppo sostenibile
e coerente con i principi fondatori.
Sempre nel 1978, a maggio, è varata la legge 180 meglio nota come legge Basaglia, esito del
medesimo clima culturale, politico scientifico: Francesco Scotti ricorda l’evento dalla sua
prospettiva “perugina” e analizza l’attuale stato dei servizi di tutela della salute mentale.
Un contributo internazionale di Arnd Hofemeister propone una riflessione sul quadro delle
politiche europee evidenziando l’esigenza di una sanità pubblica di tutti gli Stati per contrastare le
disuguaglianze.
Chiudono il numero due documenti assai significativi per la promozione della salute. Il primo,
internazionale, la Dichiarazione di Astana dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla Primary
Health Care riprende a 40 anni la dichiarazione di Alma Ata, ne ribadisce la centralità e chiama
all’impegno i governi di tutti i Paesi; il secondo, italiano, la legge della Regione Emilia Romagna
“Promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria”,
percorso ideale dall’art 32 alla Legge 883, al quadro di riferimento più recente e integrato della
promozione della salute.
Lo riportiamo per intero e invitiamo al confronto i nostri lettori.