VOLUME 62, N°1 GENNAIO-FEBBRAIO
EDITORIA
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
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Depressione e depressioni
Depression and depressions
Gianfranco Nuvoli*, Pietro Calcagno**, Luigi Ferrannini***
*Direttore SC Distretto 12, Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, ASL 3,
Genova
**Psichiatra Policlinico San Martino, Genova
***Psichiatra, già Presidente della Società Italiana di Psichiatria
Parole chiave: depressione, sindromi depressive, epidemiologia, anziano, suicidio
RIASSUNTO
Obiettivi: l’obiettivo dell’articolo è l’analisi del concetto di depressione, in considerazione delle
attuali e profonde modificazioni della società con particolare riferimento alla popolazione anziana
e al rischio suicidario.
Metodi: partendo dagli aspetti definitori del concetto di depressione e delle sindromi depressive,
viene valutato l’impatto epidemiologico di tali disturbi, individuando le possibili cause del loro
progressivo incremento. Sono quindi identificate le caratteristiche delle sindromi depressive nella
popolazione anziana, con riferimenti sia alla neurobiologia che alla clinica di questi disturbi. Viene
in ne affrontato il rischio suicidario valutandone epidemiologia, fenomenologia, psicodinamica,
prevenzione, sostegno ai superstiti.
Risultati: il termine depressione, ormai diffuso nel linguaggio comune, fa riferimento ad un penoso
stato d’animo che diventa malattia, secondo gli attuali sistemi classificativi, quando associato ad
un corteo sintomatologico più ampio; nonostante la chiarezza da un punto di vista classificatorio,
si evidenziano ancora difficoltà nella netta demarcazione dei suoi con ni. Il progressivo aumento
del riscontro di sintomatologia depressiva nella popolazione è attribuibile a vari fattori: migliore
capacità diagnostica, modificazioni all’interno della società, aumento dell’età della popolazione e
trasmissione di caratteri ereditari. Nell’età avanzata presenta caratteristiche peculiari e un
complesso legame con le patologie dementigene. Il suicidio rappresenta la più grave complicanza
della depressione soprattutto nell’anziano in cui sono individuabili alcune caratteristiche distintive.
Conclusioni: secondo le proiezioni dell’OMS le sindromi depressive diventeranno la principale
causa di disabilità nel 2030. Il riconoscimento precoce e il trattamento adeguato di tale disturbo
appare necessario al ne di ridurre la disabilità e la suicidalità. Appare in ne importante fornire
sostegno ai sopravvissuti dei morti suicida, ricordando anche della delicatezza e delle difficoltà in
cui l’operatore sanitario stesso in tale condizione si trova.
Keywords: depression, depressive syndromes, epidemiology, elderly, suicide
SUMMARY
Objectives: the aim of this paper is to analyze the concept of depression, considering actual and
deep society changes, with particular reference to elderly and suicide risk.
Methods: starting from the de nition of depression and depressive syndromes, the epidemiologic
burden of these diseases is shown, focusing on the possible reasons for their increase. Elderly
depression characteristics are displayed, referring to both neurobiological and clinical features. In
conclusion suicide risk is discussed with regard to epidemiology, phenomenology,
psychodynamics, prevention and assistance to survivors.
Results: the term depression is commonly used in everyday language. It refers to painful mood
state, which is considered illness, according to current classi cation system, when associated with
a wider group of symptoms; despite its classi cation clearness, its boundaries are still blurred. The
increase in incidence can be associated to multiple factors: improvement in diagnostic accuracy,
society changes, aging of population, transmission of heritable characters. Speci c features in
elderly are found; moreover there is a complex link between depression and dementia. Suicide is
the most serious complication of depression especially in elder population, where some peculiar
hallmarks are found.
Conclusions: according with WHO depressive syndromes will be responsible of the main part of
disability by 2030. Early diagnosis and effective treatment are needed to decrease disability and
suicidality. Lastly offering assistance to suicide survivors is important, reminding delicacy and dif
culties of the health worker role in this issue.
Autori per corrispondenza: aferrannini@libero.it