VOLUME 62, N°2 APRILE-GIUGNO
EDITORIA
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
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La prevenzione delle dipendenze da sostanze in Italia: a che punto siamo?
Prevention of addiction in Italy: where are we?
Rosolino Vico Ricci *, Luigi Ferrannini**, Michele Sanza***
*Psichiatra e psicoterapeuta, già direttore del Dipartimento Dipendenze e Dipartimento Salute
Mentale e SERT ASL 5 “Spezzino”, La Spezia. “Spezia Salute”
**Psichiatra, professore a contratto Università di Genova, Past Presidente Società Italiana di
Psichiatria
***Direttore Unità Operativa Dipendenze Patologiche AUSL Romagna
Parole chiave: interventi di prevenzione, valutazione degli esiti, riduzione uso di sostanze,
investimenti.
RIASSUNTO
Dalla lettura di recenti report sull’efficacia delle attività di prevenzione emerge un quadro
abbastanza deludente sia sull’uso di metodi standardizzati e valutati ex post, sia sulla reale
capacità delle azioni di far invertire la tendenza, in particolare da parte dei giovani, a ridurre i
consumi di sostanze. Tale osservazione viene qui sostanziata con dati epidemiologici di
provenienza Europea e Nazionale. Nel corso dell’ultimo decennio si rileva anche una riduzione
degli impegni economici da parte dei Governi Nazionali Europei, tranne alcune eccezioni, nel
settore della prevenzione dell’uso di sostanze. È probabile che la scarsa efficacia delle azioni ed i
minori investimenti possano contribuire assieme ad altri fattori socio – demografici, qui non
considerati, al non contenimento del consumo di droghe. Infine si esprimono alcune
considerazioni in merito alla probabile maggiore efficacia delle azioni di contrasto alle droghe se
si rispettassero alcune delle acquisizioni in relazione ai fattori di rischio per l’uso di sostanze.
Keywords: prevention, evaluation of outcomes, reduction of substances abuse, resources.
SUMMARY
The reading of scientific reports on the effectiveness of prevention actions reveals a rather
disappointing picture both on the use of standardized and ex post evaluated methods, and on the
real capacity of actions to make the trend reverse, in particular among young people, to reduce
the consumption of substances. This observation is here substantiated by epidemiological
European and national data. During the last decade there has also been a reduction in economic
commitments by the European National Governments, with a few exceptions, in the field of
substance use prevention. It is probable that the low effectiveness of the actions and the lower
investments can contribute together with other socio - demographic factors, not considered here,
to the non-containment of the consumption of drugs. Finally, some considerations are expressed
regarding the probable greater effectiveness of actions to combat drug if some of the acquisitions
in relation to risk factors for substance use were respected.
Autori per corrispondenza: aferrannini@libero.it