VOLUME 62, N°1 GENNAIO-FEBBRAIO
EDITORIA
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
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Le controversie sulla depressione
Issues on depression
Francesco Scotti
Psichiatra, docente della Scuola COIRAG di Roma, già direttore del Dipartimento Salute Mentale
della USL di Perugia
Parole chiave: depressione, società, linee guida, psichiatrizzazione della sofferenza, elogio della
depressione, psicoterapia.
RIASSUNTO
Obiettivi: esplorare le diverse forme di sofferenza per designare le quali si usa il termine
depressione; come la depressione venga valutata nei diversi contesti di vita in cui ci si confronta
con essa; quale connotazioni culturali essa abbia nel mondo occidentale; come, in una
antropologia medica, abbia volta a volta subito opposti destini, dall’essere esaltata all’essere
criminalizzata.
Metodi: confrontare l’uso popolare, l’uso clinico e l’uso antropologico di depressione; verificare se
all’allarme epidemiologico sulla depressione corrispondano provvedimenti efficaci per la
prevenzione e la terapia; valutare se all’aumento delle conoscenze sulla depressione
corrispondano adeguamenti, qualitativi e quantitativi, dei servizi in Italia.3.
Risultati: la depressione è una patologia comune e diffusa; nel mondo occidentale rappresenta
anche la patologia del secolo. Da qui l’interesse dei sociologi per questo tema, che segue a
quello dei filosofi del secolo passato. L’allarme sulla gravità della depressione non ha portato, in
Italia, un miglioramento nell’affrontarla: l’aumento di conoscenza non ha riscontro nella pratica.
Keywords: depression and society, guidelines, psychiatry of suffering, eulogy of depression,
psychotherapy
SUMMARY
Introduction: depression is placed by the WHO in the rst place in the list of conditions that create
disability, having contributed in 2015 to 7.5% of the years lived in disability.
Objectives: to explore the different forms of suffering described by the term depression; the way in
which depression is assessed in the different life contexts; its cultural connotations in the western
world; the way in which, in the eld of medical anthropology, sometimes it has been exalted, and
sometimes criminalized.
Methods: to compare popular use, clinical use and anthropological use of depression; to verify if,
in order to face the epidemiological alarm on depression, effective measures for the prevention
and the therapy have been taken; to evaluate whether the increase in knowledge on depression
has been followed by qualitative and quantitative adjustments of services in Italy.
Results: depression is a common and widespread disease; in the western world it also represents
the pathology of the century. Hence the interest of sociologists for this theme, which follows that
of the philosophers of the past century. In Italy the alarm on the severity of depression has not
improved the way it is faced the increase in knowledge has not had consequences in practice.
Autori per corrispondenza: francescotti@navingio.net