VOLUME 62, N°1 GENNAIO-FEBBRAIO
 
 
 
  
 
 
  
 
 
 
 
 
 
  EDITORIA
 
 
  
 
 
  
 
 
  
 
 
 
 
 
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  Depressione o depressività in adolescenza? 
  Depression or depressivity in adolescence?
  Maria Grazia Fusacchia 
  Psicologa – Psicoterapeuta Docente Supervisore iW Istituto Winnicott (ASNE-SIPsIA) Membro 
  Ordinario SPI, Membro Ordinario SIPsIA
  Parole chiave: depressione, depressività, adolescenza.  
  RIASSUNTO
  La questione delle depressioni in adolescenza costituisce una sfida per il clinico, e insieme 
  un’urgenza di salute pubblica. Per poter formulare un’ipotesi clinica è necessario ponderare 
  molteplici fattori: personali e relazionali. Invero, gli affetti depressivi sono ubiquitariamente 
  presenti nel funzionamento psichico dell’adolescente, attraversato dall’esperienza della perdita e 
  cimentato con la necessità di elaborare il lutto del corpo infantile e degli oggetti d’amore infantili. 
  Tali trasformazioni comportano una fragilizzazione dell’Io che tende a far ricorso a manovre 
  difensive primitive, dietro le quali si celano depressioni mascherate. Si tratta di adolescenti che 
  lottano contro un rischio depressivo, contro una rappresentazione negativa di se stessi. Tali stati 
  di dolore mentale si manifestano sotto forma di condotte agite, sintomi somatiformi o ancora, 
  attraverso disturbi del comportamento. In questi casi non si tratta di riconoscere una depressione, 
  bensì la lotta contro di essa, contro un sentimento di minaccia di depressione, percepita anche a 
  livello consapevole. Due brevi vignette cliniche ci permettono di illustrare le peculiarità della 
  clinica con gli adolescenti e l’im- portanza della psicoterapia individuale, con una frequenza 
  intensiva. Questo setting costituisce uno spazio, fisico e psichico, in cui l’adolescente trova 
  l’opportunità di dare voce e senso al suo dolore, alle sue angosce profonde ed alla sua 
  sofferenza, ma rappresenta anche l’occasione per riconoscere le sue risorse creative e il suo 
  potenziale. L’esperienza psicoterapeutica accompagna la crescita e la scoperta di sé. Giova alla 
  ripresa del processo evolutivo interrotto un adeguato intervento di sensibilizzazione e di sostegno 
  all’ambiente familiare e scolastico.  
    
  Keywords: depression, depressivity, adolescence  
  SUMMARY
  The depression in adolescence is a challenge for the clinician, along with an urgency for public 
  health. In order to formulate a clinical hypothesis, it is therefore necessary to consider many 
  factors: both personal and relational. Indeed, depressive affects are ubiquitously present in the 
  psychic functioning of the teenager, crossed by the experience of loss and practiced with the 
  need to process the mourning of the infant body and the childhood primary objects. Such 
  transformations create a weakness of the ego that tends to resort to primitive defensive 
  manoeuvres behind which masked depressions are hidden. It concerns adolescents struggling 
  against a depressive risk, against a negative representation of themselves. These states of 
  mental pain manifest themselves in the form of actuated behaviours, somatoform symptoms or 
  even, through behavioural disorders. In these cases, it is not about recognizing a depression, but 
  rather struggling against it, against a feeling of threat of depression, felt even at a conscious level. 
  Two short clinical vignettes allow us to illustrate the peculiarities of the clinic with adolescents and 
  the importance of individual psychotherapy, with an intensive frequency. This setting constitutes a 
  space, physical and psychic, in which the adolescent nds the opportunity to give voice and 
  meaning to his pain, deep anxieties and suffering, but it is also an opportunity to recognize his 
  creative resources and potential. The psychotherapeutic experience accompa- nies growth and 
  self-discovery. Appropriate awareness and support for family and school environment offer a 
  valuable contribution to the recovery of the interrupted evolutionary process.  
   
  Autori per corrispondenza: mariagrazia.fusacchia@gmail.com