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VOLUME 62, N°1 GENNAIO-FEBBRAIO
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Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
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2018
La prevenzione del suicidio tra depressione e disagio sociale. Considerazioni di salute pubblica The prevention of suicide between depression and social hardship. Public health considerations Barbara D’Avanzo Responsabile dell’Unità per la Qualità degli Interventi e la Tutale dei Diritti in Salute Mentale, IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano Parole chiave: suicidio, depressione, prevenzione, andamenti temporali RIASSUNTO Gli ultimi decenni hanno visto una generale diminuzione dei suicidi soprattutto nei paesi e nelle fasce di età per cui erano riportati tassi più alti, e una certa stabilità nei paesi con tassi meno elevati, con diminuzioni anche nelle donne, sia paesi in cui erano molto alti che in quelli dove erano già bassi e una maggiore stabilità nei giovani maschi. È verosimile che questi andamenti favorevoli, che riguardano anche grandi paesi a basso reddito, siano il prodotto simultaneo di miglioramenti delle condizioni di vita e di interventi più incisivi e più ampiamente condotti, sia a livello di popolazione generale, che di gruppi a rischio e di individui a rischio. Secondo l’OMS il suicidio rappresenta l’incrocio di fattori sociali, culturali e socioeconomici complessi e dello stato di salute mentale dell’individuo, in una relazione in cui entrambi gli aspetti possono essere causali e precipitanti e su questa base indica la necessità di agire su più livelli. Molto rimane da fare, in particolare per essere più efficaci proprio nella rottura del punto di incrocio di fragilità di diversa natura. L’attenzione al rischio di suicidio non si può concentrare solo sui casi di depressione e deve sensibilizzarsi al riconoscimento di altri fattori di rischio e migliorare il riconoscimento del comportamento suicidario in sé. Benché l’epidemiologia del suicidio e quella del tentato suicidio siano simmetriche e non sovrapposte, i fattori di rischio delle due manifestazioni sono gli stessi, e il tentativo di suicidio è a sua volta tra i più importanti fattori di rischio per il suicidio. È quindi importante che interventi specifici per persone che hanno compiuto un gesto autolesivo vengano sviluppati con approcci innovativi in cui si coniughino l’applicazione di un approccio orientato all’empowerment della persona, il fronteggiamento diretto del problema dei fattori precipitanti e stressanti, la componente psicologica, in modo da superare la semplice traduzione del problema nel rapporto terapeutico tra singolo utente e singolo operatore.   Keywords: suicide, depression, prevention, temporal trends SUMMARY In recent decades suicides rates have declined, particularly in countries and age groups where they were higher, remaining more stable in low rate countries and in young males. It is likely that these favourable trends, involving big low income countries, result from the combination of overall improved life conditions and more effective and more largely implemented actions and interventions at general population, group at risk and individual level. The WHO de nes suicidal behaviour as characterized by a complex of individual processes and cultural and social class inputs representing either predisposing and precipitating suicide risks or protective and resiliency factors. In order to act in the junction between different types of frailty, much is to be done. Care and prevention cannot be limited to depression cases and should focus on recognizing other risk factors and suicide behaviour itself. Although the epidemiology of suicides and self- harm are symmetrical and not overlapping, the risk factors are substantially the same, with self-harm being the most important predictive factor of suicide. It is important that speci c interventions for individuals who have a self-harm episode or suicide attempt are developed using an innovative approach, in which the person's empowerment and motivation, and the stressing and precipitating factors are addressed, overcoming the simplistic translation of the complexity of the situation into the professional-patient relationship.     Autori per corrispondenza: barbara.davanzo@marionegri.it