EDITORIA
VOLUME 62, N°3 LUGLIO-SETTEMBRE
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Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
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Posticipare l’età di insorgenza della demenza
Delaying the dementia age of onset
Carlo Romagnoli*, Serena Amici**
*Medico specialista in Igiene Sanità Pubblica ed Epidemiologia; Staff Programmazione
epidemiologica USLUmbria1, Perugia
** Medico specialista in Neurologia; Struttura Semplice Disturbi Cognitivi USL Umbria1, Perugia
Parole chiave: demenza, epidemiologia, posticipazione insorgenza, riduzione disabilità evitabile,
promozione salute.
RIASSUNTO
Il prevalere delle patologie cronico degenerative e gli scarsi investimenti in promozione della
salute determinano una disgiunzione tra speranza di vita e speranza di vita in salute, producendo
un importante numero di anni attesi di vita in malattia che devono essere ridotti in quantità
puntando alla posticipazione dell’età di insorgenza e migliorati in qualità della vita puntando a
ridurre la disabilità evitabile per alcune patologie cronico degenerative tra cui assume rilievo la
demenza. Obiettivi: Definire: a) il quadro epidemiologico relativo all’epidemiologia della demenza;
b) il contributo che la stessa fornisce agli anni attesi di vita in malattia e in disabilità; c) le
evidenze disponibili su fattori di rischio e di protezione e sulle azioni efficaci a posticipare
l’insorgenza e a ridurne la disabilità evitabile. I risultati evidenziano per la demenza: a) andamenti
epidemiologici diversificati in Usa e nei Paesi UE, dove l’incidenza si è chiaramente ridotta e la
prevalenza non mostra evidenti andamenti in crescita, diversamente da altri paesi dove invece
operano diversi trend socioeconomici e demografici; b) che la promozione della salute
rappresenta l’intervento più costo efficace tra tutti quelli disponibili; c) che la frazione attribuibile ai
fattori di rischio non è trascurabile, mentre i fattori di protezione (riserva cognitiva, attività motoria,
inclusione sociale) giocano alle diverse età un ruolo importante sia come determinanti distali che
come determinanti prossimali. Nella conclusione vengono discusse le azioni auspicabili nel
quadro della Health in All policies ed ai diversi livelli del servizio sanitario, alla luce delle
indicazioni OMS.
Keywords: dementia, epidemiology, postponing onset, health promotion, avoidable disability
reduction.
SUMMARY
The prevalence of chronic degenerative diseases and poor investments in health promotion
determine a disjunction between life expectancy and life expectancy in health, producing an
important number of expected years of life in sickness that must be reduced in quantity, aiming to
postpone age onset and improved in quality of life reducing avoidable disability, for some chronic
degenerative diseases among which dementia assumes the main issue. Objectives: To define: a)
the epidemiological framework regarding the epidemiology of dementia; b) the contribution that it
provides to the expected years of life in illness and disability; c) the evidence available on risk and
protection factors and on the effective actions to postpone the onset and to reduce the avoidable
disability. The results highlight for dementia: a) diversified epidemiological trends in the US and
EU countries, where the incidence has clearly decreased and the prevalence does not show clear
growth trends, unlike other countries where different socio-economic and demographic trends
operate; b) health promotion represents the most cost effective intervention among all those
available; c) the fraction attributable to risk factors is not negligible, while the protective factors
(cognitive reserve,motor activity, social inclusion) play at different ages an important role both as
distal determinants and as proximal determinants. In the conclusion the desirable actions under
the Health in All policies and at the different levels of the health service are discussed, in the line
with WHO indications.
Autore per corrispondenza: carlo.romagnoli@uslumbria1.it, serena.amici@uslumbria1.it