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Sistema Salute La Rivista Italiana di Educazione Sanitaria e  Promozione della Salute La Salute Umana Libri CHI SIAMO PROGETTI E RICERCHE FORMAZIONE ACCREDITAMENTO CompHP EDITORIA DOCUMENTAZIONE MULTIMEDIA NEWS
VOLUME 62, N°3 LUGLIO-SETTEMBRE
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Sistema Salute La Rivista Italiana di Educazione Sanitaria e  Promozione della Salute La Salute Umana Libri CeSPES
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
(Telefono: 075.585-7357/8036 - *Email: centro.cespes@unipg.it Via del Giochetto, n°6 - 06126 - Perugia, Italia Piazzale Severi,1 - 06132  -Perugia, Italia
2018
Posticipare l’età di insorgenza della demenza Delaying the dementia age of onset Carlo Romagnoli*, Serena Amici** *Medico specialista in Igiene Sanità Pubblica ed Epidemiologia; Staff Programmazione epidemiologica USLUmbria1, Perugia ** Medico specialista in Neurologia; Struttura Semplice Disturbi Cognitivi USL Umbria1, Perugia Parole chiave: demenza, epidemiologia, posticipazione insorgenza, riduzione disabilità evitabile, promozione salute.  RIASSUNTO Il prevalere delle patologie cronico degenerative e gli scarsi investimenti in promozione della salute determinano una disgiunzione tra speranza di vita e speranza di vita in salute, producendo un importante numero di anni attesi di vita in malattia che devono essere ridotti in quantità puntando alla posticipazione dell’età di insorgenza e migliorati in qualità della vita puntando a ridurre la disabilità evitabile per alcune patologie cronico degenerative tra cui assume rilievo la demenza. Obiettivi: Definire: a) il quadro epidemiologico relativo all’epidemiologia della demenza; b) il contributo che la stessa fornisce agli anni attesi di vita in malattia e in disabilità; c) le evidenze disponibili su fattori di rischio e di protezione e sulle azioni efficaci a posticipare l’insorgenza e a ridurne la disabilità evitabile. I risultati evidenziano per la demenza: a) andamenti epidemiologici diversificati in Usa e nei Paesi UE, dove l’incidenza si è chiaramente ridotta e la prevalenza non mostra evidenti andamenti in crescita, diversamente da altri paesi dove invece operano diversi trend socioeconomici e demografici; b) che la promozione della salute rappresenta l’intervento più costo efficace tra tutti quelli disponibili; c) che la frazione attribuibile ai fattori di rischio non è trascurabile, mentre i fattori di protezione (riserva cognitiva, attività motoria, inclusione sociale) giocano alle diverse età un ruolo importante sia come determinanti distali che come determinanti prossimali. Nella conclusione vengono discusse le azioni auspicabili nel quadro della Health in All policies ed ai diversi livelli del servizio sanitario, alla luce delle indicazioni OMS.   Keywords: dementia, epidemiology, postponing onset, health promotion, avoidable disability reduction. SUMMARY The prevalence of chronic degenerative diseases and poor investments in health promotion determine a disjunction between life expectancy and life expectancy in health, producing an important number of expected years of life in sickness that must be reduced in quantity, aiming to postpone age onset and improved in quality of life reducing avoidable disability, for some chronic degenerative diseases among which dementia assumes the main issue. Objectives: To define: a) the epidemiological framework regarding the epidemiology of dementia; b) the contribution that it provides to the expected years of life in illness and disability; c) the evidence available on risk and protection factors and on the effective actions to postpone the onset and to reduce the avoidable disability. The results highlight for dementia: a) diversified epidemiological trends in the US and EU countries, where the incidence has clearly decreased and the prevalence does not show clear growth trends, unlike other countries where different socio-economic and demographic trends operate; b) health promotion represents the most cost effective intervention among all those available; c) the fraction attributable to risk factors is not negligible, while the protective factors (cognitive reserve,motor activity, social inclusion) play at different ages an important role both as distal determinants and as proximal determinants. In the conclusion the desirable actions under the Health in All policies and at the different levels of the health service are discussed, in the line with WHO indications.   Autore per corrispondenza: carlo.romagnoli@uslumbria1.it, serena.amici@uslumbria1.it