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VOLUME 62, N°1 GENNAIO-FEBBRAIO
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EDITORIA
Sistema Salute La Rivista Italiana di Educazione Sanitaria e  Promozione della Salute La Salute Umana Libri CeSPES
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
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2018
In questo numero  Questo numero monografico di Sistema Salute “Depressione tra prevenzione e cura” curato da  Francesco Scotti nasce dall’urgenza di parlare della depressione in quanto è stata assunta a  problema sanitario del secolo. Il fine degli articoli raccolti è di aiutarci a valutare la fondatezza di  questo allarme.   È stato chiesto agli autori, invitati a collaborare, di dare una definizione precisa del fenomeno a  loro affidato, in modo che risalti la molteplicità dei problemi sussunti sotto la generica voce  “depressione”. Nel paniere della depressione troviamo accumulati fenomeni diversi per origine,  incidenza, approccio. D’altra parte è spesso accaduto che, come nel caso della depressione, vari  autori abbiano allargato o ristretto la natura della patologia di cui si occupavano. Esempi illustri  sono l’insufficienza mentale, il disturbo da deficit di attenzione e da iperattività, la malattia di  Alzheimer che sono stati indebitamente allargati no a comprendere fenomeni disomogenei con  risultati terapeutici catastrofici: in questi campi non sempre l’autocritica dei ricercatori, quando è  giunta, si è riflessa nella pratica clinica e, soprattutto, nella percezione sociale che, come è  dimostrato oramai da molti anni, ha un ritardo notevole rispetto alle conoscenze scientifiche.   La disomogeneità dei contributi certamente non facilita la lettura, ma obbliga il lettore a  confrontarsi con la molteplicità e con la sovrapposizione delle pratiche che esistono nella realtà di  oggi. Esse sono fonte di conflitti difficili da gestire e spesso rendono ancora più complicati  problemi non semplici. Chi ha sempre denunciato l’anomalia presente in tutta la sanità, ma in  particolar modo in psichiatria, che “un singolo paziente potrebbe trovare risposte diverse in luoghi  diversi”, troverà qui argomenti a proprio favore.   Infine esplicitare l’architettura generale del numero aiuterà a collocare più facilmente i singoli  contributi. I primi due articoli (Gianfranco Nuvoli et al e Carlo Romagnoli) sono destinati a creare  una visione d’insieme: si occupano dell’epidemiologia e della presentazione degli aspetti clinici,  con riferimento alle conoscenze scienti che disponibili.    Prima di affrontare i singoli ambiti in cui s’incontra e si cura la depressione, si è voluto accennare  alle controversie (Francesco Scotti) in cui la depressione si trova coinvolta, legate al suo  significato per la vita dell’uomo e ai diversi atteggiamenti che sono stati assunti per affrontarla. Si  tratta dell’esplorazione di come i desideri e le paure dell’uomo vengano attivati dall’esperienza  depressiva e di come essa sia vissuta in contesti diversi.   Queste cornici generali non ci esentano dai necessari approfondimenti, in cui si deve par- lare  della depressione del bambino (Maria Luisa Algini), dell’adolescente (Maria Grazia Fusacchia),  dell’anziano (Luisa Bartorelli), delle donne in gravidanza (Renata Bortolus). Molti aspetti  particolari della depressione noi li conosciamo attraverso le esperienze fatte grazie ad un  approccio terapeutico, e soprattutto psicoterapeutico. È stato quindi necessario illustrare le  modalità in cui si realizza un aiuto in queste circostanze. È inevitabile che in tali casi prevalga un  interesse clinico, che si caratterizza anche per una terminologia specialistica. Ma la problematica  è conosciuta e affrontata anche in Medicina Generale (Tiziano Scarponi).   La depressione, poi, introduce al grande tema del suicidio, anche se non l’esaurisce (Bar- bara  D’Avanzo). Infine ci si è voluti interrogare sugli effetti delle grandi catastrofi sull’animo umano: per  noi in Italia fortunatamente (si fa per dire) soltanto naturali (Marco Grignani). Già veniamo a  contatto con i frutti di altre tragedie epocali delle quali sarà necessario parlare, non solo in termini  di organizzazione dei servizi e di opportunità di intervento, ma anche di comprensione di  fenomeni che già adesso ci appaiono difficilmente accessibili.