PROGETTI E RICERCHE
Scuola produttrice di salute: ricerca, modello, politica, applicazione
In linea con gli orientamenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che definiscono la
promozione della salute quale “azione diretta al cambiamento sociale, ambientale ed
economico per il miglioramento delle condizioni di salute del singolo e della collettività” , a
partire dagli sviluppi di numerose ricerche condotte nel tempo dal Centro Sperimentale
per l’Educazione Sanitaria dell’Università degli Studi di Perugia (studi che hanno seguito il
processo di sviluppo culturale, concettuale e metodologico dall’educazione sanitaria alla
promozione della salute – (Allegato)(Allegato)), è stato costruito un percorso di
promozione della salute in azione( Allegato).
Il percorso è costituito dalle fasi di studio, sperimentazione e implementazione di una
politica per una scuola promotrice di salute, attuate nella Regione Umbria nel corso
dell’ultimo decennio.
Obiettivo centrale del processo è stato quello di costruire un sistema organizzativo-
gestionale stabile tra le istituzioni che - ai vari livelli - operano per la promozione della
salute nella scuola per l’età evolutiva attraverso;
1.
una prima fase di ricerca e indagine sul modello di scuola promotrice di salute
applicabile nello specifico contesto locale;
2.
una seconda fase di produzione di documenti normativi e programmatori di base,
elemento ineludibile per la realizzazione, il consolidamento e la sostenibilità di una
politica di promozione della salute;
3.
una terza fase di applicazione del modello su un territorio, di formalizzazione del
sistema e di avvio di interventi per una scuola produttrice di salute;
4.
una quarta fase di elaborazione di un sistema di indicatori per il controllo dei
determinanti di salute e la valutazione degli interventi nella scuola e di un sistema
di indicatori per la valutazione e il monitoraggio del processo.
La ricerca-intervento: prima fase di costruzione e sviluppo di una cultura comune per una Scuola promotrice di salute
La prima fase di avvio del processo è stata realizzata attraverso la ricerca-intervento “Scuola promotrice di salute. Ricerca intervento per la
sperimentazione di un modello organizzativo- gestionale per la promozione della salute nella scuola”, progettata dal Centro Sperimentale per
l’Educazione Sanitaria dell’Università di Perugia, co-finanziata dal Ministero della Salute, promossa e condotta dalla Regione Umbria.
E’ stato costruito un modello di Scuola Promotrice di Salute, per la scuola secondaria italiana, adottando le linee di riferimento teoriche
dell’European Network of Health Promoting School dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, privilegiandone i principi di azione
interistituzionale e scuola come ambiente di lavoro.
Come evidenziato da Bjarne Bruun Jensen e Venka Simosvka assunto di base nell’individuare componenti e obiettivi di una Scuola promotrice
di salute è che questa sia un processo di interpretazione contestuale, non semplice esito dell’implementazione di principi globali.
La ricerca intervento costituiva indubbiamente la metodologia più idonea per garantire al meglio un percorso partecipativo fra i soggetti
istituzionali coinvolti nella ricerca (Governo Politico (centrale e territoriale) / Direzione Scolastica regionale e Scuole in Autonomia / Aziende
sanitarie locali / Università degli Studi) per la costruzione di un network.
Realizzata nell’arco di un biennio essa ha prodotto:
•
la condivisione delle premesse concettuali e la costruzione di un comune framework di riferimento su “scuola promotrice di salute”
centrato sulla scuola come ambiente di lavoro favorevole alla salute, un modello quindi fortemente orientato alla scuola contesto psico-
sociale e non esclusivamente al curriculum della salute,
•
l’analisi della situazione di avvio nella realtà considerata, la condivisione di finalità, obiettivi e metodologie di azione;
•
l’individuazione dei fattori politici, giuridici, economici per la strutturazione di un sistema stabile per una scuola che promuove salute;
•
la sperimentazione del modello costruito di “Scuola promotrice di salute” in alcune scuole superiori di II grado umbre;
•
la produzione di un Documento preparatorio programmatico di indirizzo per il Governo politico.
Il Documento preparatorio programmatico prodotto dai soggetti istituzionali riuniti dal lavoro della ricerca ha costituito un primo accordo
formalmente siglato per la istituzione di un servizio organico e coordinato di supporto alla comunità scolastica. Si chiedeva la costituzione di un
sistema di servizi in rete, riorientando le specifiche programmazioni e conseguenti azioni settoriali (Piani attuativi di Zona, Piani attuativi Locali,
Piano Offerta Formativa) in un unico Piano di intervento.
Gli Indirizzi politici regionali
In questa fase ci ha guidato lo sviluppo di una strategia politica a livello centrale regionale in primo luogo normativa (Piano Sanitario Regionale)
e a seguire gestionale attuativa (Delibera di Giunta Regionale).
Il Piano (Allegato) ha recepito le indicazioni prodotte dalla ricerca intervento e dal Documento preparatorio programmatico e indicava quale
metodologia di lavoro, la concertazione di Patti per la salute voluti dalla Giunta regionale e rivolti ai soggetti titolari di responsabilità.
Quale strumenti applicativi del Patto, il Piano Sanitario indicava i Piani Integrati per la salute e, in riferimento specifico all’età evolutiva, il Piano
per una scuola produttrice di salute.
E’ con DGR 2137 del 14/12/2005 “Approvazione del Patto per la salute nella scuola” ( Allegato) che viene resa attuativa tale metodologia di
lavoro individuata dal Piano sanitario regionale.
Il Patto per la salute nella scuola è concertato e stipulato fra i seguenti soggetti: Regione Umbria - Assessorato alla sanità / Province / Comuni /
Aziende USL / Direzione scolastica regionale dell’Umbria/ Centro Sperimentale per l’Educazione Sanitaria dell’Università di Perugia.
Nel Patto si afferma che al fine di costituire un sistema stabile “tutti i soggetti con funzione istituzionale prevalente di Promozione, Prevenzione
e Tutela verso l’età evolutiva e la Comunità scolastica (Scuole, Aziende USL, Comuni, Province) hanno responsabilità di riconversione graduale
dei Progetti educativi già programmati e/o attivati verso obiettivi rispondenti al Patto per la Salute nella scuola, adottando, di conseguenza, una
gestione economica funzionale al programma”.
In particolare vengono esplicitate le specifiche funzioni delle singole istituzioni.
E’ importante sottolineare come la delibera attuativa accogliesse totalmente indirizzi e strategie della OMS, così come le più recenti evidenze
scientifiche sui processi di costruzione di una scuola promotrice di salute definendo con precisione il network istituzionale a questa deputato.
Lo strumento attuativo del Patto si configurava nel Piano integrato per una “Scuola produttrice di Salute” da realizzare a livello territoriale.
L’applicazione distrettuale: “Il patto territoriale per la costruzione di una scuola produttrice di salute in un territorio”
E’ questa la fase di assunzione e implementazione del modello di Scuola promotrice di salute su un territorio.
Il processo di costruzione del Patto territoriale per una Scuola produttrice di salute nella Media Valle del Tevere (MVT) è stato avviato attraverso
una fase propedeutica di contatti informali tra la direzione del Distretto sanitario, sindaci e assessori ai servizi sociali e dirigenti scolastici delle
scuole di ogni ordine e grado, pediatri di libera scelta del territorio.
E’ seguito un capillare lavoro di concertazione, mediazione e condivisione del Patto territoriale da parte della Direzione del Distretto sanitario
attraverso incontri individuali con i sindaci e gli assessori degli otto comuni dell’Ambito territoriale, con tutti i dirigenti scolastici, con i Pediatri di
famiglia del territorio.
Partendo dalle linee di indirizzo regionale, dal Patto per la salute in Età evolutiva della DGR venivano discussi e condivisi ruoli e responsabilità,
metodologia di lavoro e una prima serie di azioni.
Viene costruita e redatta una bozza di documento Patto Territoriale /Accordo Interistituzionale per la costruzione di una scuola produttrice di
salute nella Media Valle del Tevere (Allegato) che viene visionato, integrato/modificato dai firmatari, che inseriscono, al contempo, ipotesi di
applicazioni di programmazione condivisa. Presso la Sala Consiliare del Comune di Marsciano la formale stipula del Patto territoriale per la
costruzione di una scuola produttrice di salute
Sono soggetti firmatari
•
la Dirigente della Direzione Sanità e Servizi Sociali – Regione Umbria
•
il rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale
•
il direttore del Distretto sanitario Media Valle del Tevere,
•
i Sindaci dei Comuni di Todi, di Marsciano, di Deruta, di Fratta Todina, di Collazzone, di Massa Martana, di San Venanzo, Monte Castello
di Vibio e i rispettivi Assessori alle Politiche Sociali,
•
il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci,
•
i Dirigenti di tutte le scuole del territorio della MVT,
•
il Direttore del Centro Sperimentale per l’Educazione Sanitaria,
•
il rappresentante territoriale dell’UNICEF.
Il Distretto sanitario assume un ruolo di coordinamento, programmatorio e operativo, in stretto collegamento con l’Ambito Territoriale che
costituisce la modalità di lavoro integrato dei comuni dello stesso territorio sul versante sociale.
E’ istituito quale strumento per il lavoro di indirizzo e programmazione un Tavolo Tecnico formato da rappresentanti delegati delle Istituzioni
firmatarie del Patto.
Gli incontri del Tavolo Tecnico si svolgono a cadenza regolare nel corso degli anni scolastici con i delegati rappresentanti le istituzioni cui si
aggiungono i rappresenti del terzo settore che collaborano organicamente con i Servizi sociali dei Comuni del territorio attraverso i Centri di
aggregazione giovanile e i laboratori di Prevenzione, e avviano un processo di analisi dei bisogni di salute/benessere della comunità scolastica
e di programmazione congiunta.
All’interno del Tavolo Tecnico sono istituiti gruppi di lavoro.
Elaborazione di un sistema di indicatori per il controllo dei determinanti di salute e la valutazione degli interventi nella comunità e
nella scuola
La necessità di un sistema di monitoraggio scientificamente fondato per un’analisi dello stato di salute della popolazione e per la conseguente
programmazione e realizzazione di interventi è oggetto di ricerca a livello internazionale e nazionale, così come esigenza delle specifiche
programmazioni regionali.
Il CesPES ha messo a punto una ricerca (inscritta nella redazione del Documento di valutazione dei determinanti di salute e delle strategie del
servizio sanitario della Regione Umbria) per l’elaborazione di un sistema di indicatori specifici per l‘età evolutiva, con particolare riferimento al
contesto scuola e comunità. (Allegato)
In una prima fase è stato esaminato il quadro di riferimento concettuale, prodotto dai più significativi e recenti studi promossi dall’Unione
Europea, fortemente orientato alla promozione della salute, secondo una prospettiva sistemica e, in una successiva, attraverso una
consultazione di Esperti, definita una short list condivisa e selezionata in base a criteri di priorità, significatività e fattibilità della rilevazione
stessa. Una primo gruppo di indicatori è stato quindi sperimentato in un ambito distrettuale della realtà regionale. Il set di indicatori prodotto ha
fornito una serie di elementi osservabili chiaramente orientati ad una prospettiva salutogenica.
Scuola produttrice di salute:
Documentazione e Didattica
Rivista La Salute Umana Numero Speciale
Da “La Salute Umana” 217-218
Da “La Salute Umana” 240
Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria
(Telefono: 075.585-7357/8036 - *Email: centro.cespes@unipg.it
Via del Giochetto, n°6 - 06126 - Perugia, Italia
Piazzale Severi,1 - 06132 -Perugia, Italia